Presentata alla Camera dei Deputati la proposta di una legge nazionale a sostegno del Roccella Jazz Festival “Rumori Mediterranei”

E' stata presentata nella sala stampa della Camera dei Deputati, a Palazzo Montecitorio, la proposta del Consiglio Comunale di Roccella Jonica affinché lo storico Festival Internazionale del Jazz "Rumori Mediterranei" sia inserito tra i Festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale, sostenuti finanziariamente dalla Legge 20 dicembre 2012 n. 238.
La risoluzione consiliare, approvata all'unanimità nella seduta del 3 ottobre 2019 (delibera n.33), richiama l'attenzione sul rischio che "Rumori Mediterranei" possa chiudere sulla soglia dei quarant'anni per mancanza di fondi poiché il Comune di Roccella Jonica, che da 3 anni organizza direttamente la manifestazione con il solo sostegno finanziario della Regione Calabria, non è più in grado di garantirne il futuro. Motivo per cui la delibera consiliare ha impegnato il Sindaco di Roccella Jonica a richiedere l'intervento dei Parlamentari eletti in Calabria affinché tra i Festival finanziati dalla Legge 238/2012 possa rientrare anche "Rumori Mediterranei".
La questione è stata discussa il 12 dicembre scorso alla Camera dei Deputati nel corso di una conferenza introdotta e moderata dal giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate e alla quale sono intervenuti: il sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito; il deputato del Partito Democratico Antonio Viscomi; la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni; il giornalista Gianpaolo Latella, portavoce del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto; l'amministratore delegato di Civita Cultura Holding Giorgio Sotira; il giornalista e critico musicale Gabriele Antonucci.
"Ci troviamo oggi ad affrontare un'emergenza di carattere culturale che riguarda la sopravvivenza di un Festival di qualità, ideato nel 1980 dal senatore Sisinio Zito, e che oggi rappresenta un patrimonio universalmente riconosciuto per gli intenditori di musica e in particolare di jazz", ha introdotto Labate, prima di soffermarsi sulle ragioni di carattere artistico alla base della proposta di finanziamento.
Ragioni riprese nel successivo intervento del sindaco Vittorio Zito che, dopo aver rimarcato l'impronta innovativa del festival, esaltata dalla bravura del Direttore artistico Vincenzo Staiano, e aver ringraziato i parlamentari presenti e le deputate Jole Santelli e Wanda Ferro (impossibilitate a partecipare ai lavori della conferenza) per la vicinanza manifestata, ha spiegato "le motivazioni di natura politica e sociale per le quali riteniamo sia arrivato il momento che 'Rumori Mediterranei' divenga il 9° Festival finanziato con la Legge 238/2012" .
"Il festival - ha ricordato Zito - è nato con un'intenzionalità politica chiara: contribuire a far uscire un territorio della parte meridionale della Calabria dall'assoluta marginalità in cui si trovava nella vita culturale nazionale e internazionale e il ruolo che in questi anni ha avuto 'Rumori Mediterranei' per dare maggiore peso alla Calabria come attore del panorama culturale nazionale e internazionale è di assoluta portata". "Oggi Roccella è conosciuta in tutto il mondo non per un prodotto enogastronomico o solo per la bellezza dei luoghi ma per aver creato un prodotto culturale nuovo, attorno al quale la comunità si è sviluppata ed è progredita rimanendo fuori dai circuiti della criminalità e dimostrando che nessun cemento è migliore della cultura per costruire muri solidi contro la mafia", ha aggiunto il Sindaco.
Impegno massimo per assicurare un futuro al Roccella Jazz Festival è stato espresso da parte dei due deputati calabresi presenti alla conferenza Viscomi e Dieni, nonostante non sia stato possibile inserire l'emendamento richiesto dalla risoluzione consiliare nella Legge di Bilancio 2020 ormai chiusa.
"Non è più pensabile sostenere in modo occasionale un Festival che è riduttivo considerare solo di Roccella, ma va costruito un percorso che ci impegna tutti. Qui c'è una Calabria che si muove insieme su un'operazione culturale di elevato livello: dimostrare che natura e cultura uniranno i calabresi tra di loro e con il resto del mondo attraverso 'Rumori Mediterranei' e presentare così un'immagine di Calabria bella a vedersi e, in questo caso, anche ad ascoltarsi", ha dichiarato l'on. Antonio Viscomi.
"E' necessario essere uniti al di là delle forze politiche di appartenenza per portare avanti questa battaglia affinché la proposta di legge possa trovare l'approvazione da parte del Parlamento ed il Festival 'Rumori Mediterranei' possa essere riconosciuto a livello stabile e definitivo dal nostro Stato. Dobbiamo provare a lavorare insieme a un testo condiviso e fare un fronte comune contro la marginalità a cui siamo abituati da molti anni", ha affermato, a sua volta, l'on. Federica Dieni.

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Giampaolo Latella, a nome del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria (impedito a partecipare da impegni istituzionali), ha assicurato un impegno ulteriore da parte dell' Istituzione regionale, rispetto a quello già assolto negli anni passati, per sostenere "una battaglia che è di tutti". Ed ha ripreso quanto l'on. Nicola Irto ha scritto in un messaggio inviato e letto durante i lavori della conferenza, condividendo l'appello lanciato dal Consiglio comunale di Roccella Jonica, nel quale si legge: "La difesa del Festival è un dovere di tutte le istituzioni e di tutti i rappresentanti democraticamente eletti nel nostro territorio. Non solo per ragioni squisitamente artistiche, ma anche per il profondo valore sociale e culturale di questa storica iniziativa che, attraverso il linguaggio universale della musica, promuove i valori della pace, dell'inclusione, della democrazia e del dialogo tra i popoli, in un bacino come il Mediterraneo, culla di una civiltà millenaria sebbene oggi attraversato da tensioni internazionali che richiedono uno sforzo collettivo per lo sviluppo sostenibile e pacifico delle nazioni".
L'esigenza di garantire continuità al Roccella Jazz Festival, invitando a guardare a quanto esso ha prodotto a livello sociale e culturale nei suoi primi quarant'anni, è stata sostenuta con ferma convinzione anche dall'amministratore delegato di Civita Cultura Holding Giorgio Sotira, originario di Roccella Jonica: "Un Paese come l'Italia, che tiene alla promozione del proprio patrimonio materiale e immateriale, ha l'obbligo di sostenere un festival originale, attivo da 40 anni, noto in tutto il mondo, che partendo dall'area più depressa ha dimostrato di costituire un esempio in grado di realizzare uno sviluppo culturale di altissimo livello".
La necessità di salvaguardare l'esperienza del Roccella Jazz Festival è stata ribadita anche dal giornalista e critico musicale Gabriele Antonucci, che ha testimoniato la qualità dell'aspetto musicale che si rischierebbe di perdere se "Rumori Mediterranei" fosse costretto a chiudere: "Mi auguro che questa legge vada in porto perché si rischia di privare il Paese, non di una semplice rassegna, ma di un festival concepito con produzioni originali e che ha una sua specifica identità".
Oltre a personalità del mondo politico – istituzionale hanno inviato messaggi a supporto della continuità di "Rumori Mediterranei", di cui si è data lettura durante la conferenza stampa, anche il segretario generale aggiunto della UIL, Pierpaolo Bombardieri, il segretario generale aggiunto della CISL, Luigi Sbarra e l'imprenditore reggino Santo Versace.