Reggio, Associazione Pedagogisti ed Educatori italiani scrive all'Amministrazione Falcomatà per revisione criteri affidamento incarichi pubblici

L'APEI - Associazione Pedagogisti ed Educatori italiani rappresentata dal dal referente Calabria Dott. Giovanni Gangemi come Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale delle professioni educative ed opera ai sensi della L.4/2013 per promuoverne il ruolo professionale. Scrive una nota al Sindaco Avv. Al Sindaco del comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà, Assessorato Educazione e Istruzione, Rapporti con Scuole e Università, Valorizzazione e dismissione del Patrimonio Immobiliare e Federalismo Demaniale Dott.ssa Anna Nucera, Assessorato Politiche Sociali, Welfare e Politiche della Famiglia, Pari Opportunità, Minoranze Linguistiche, Dott.ssa Lucia Nucera Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del Comune di Reggio Calabria Dott.ssa Giovanna Campolo. Ricordando che "La Legge n. 205/2017 all'art. 1 cc. 594 - 595 attribuisce la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico in seguito al conseguimento della Laurea in Scienze dell'Educazione e della Formazione L19 e in via transitoria secondo le modalità previste dai cc.597 - 598 del medesimo articolo e la qualifica di pedagogista a seguito del rilascio di un diploma di laurea nelle classi di laurea magistrale LM-50, LM-57, LM-85 e LM-93 regolamentando, in tal modo, le professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista".

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"La Scuola, oggi più che mai, necessita della presenza al suo interno delle figure del Pedagogista e dell'Educatore professionale socio-pedagogico, per favorire una reale e concreta inclusione scolastica, per la prevenzione educativa di fenomeni quali la dispersione scolastica, il bullismo, le difficoltà di apprendimento, per garantire uno sguardo sulla Persona a 360° e prevenire la medicalizzazione dei bisogni-diritti educativi di tutti e di ciascuno, affiancando e supportando l'azione dei docenti e favorendo una maggiore collaborazione e sinergia tra scuola e famiglia, attraverso l'attuazione del Patto educativo di corresponsabilità, ed anche tra la scuola e i servizi presenti sul territorio.

La scuola costituisce l'ambiente educativo principale per attuare l'inclusione sociale. La Legge 145/2018 all'art.1, comma 517, riconosce agli educatori professionali socio pedagogici ed ai pedagogisti quale ambito di intervento anche quello socio-sanitario e della salute, riconoscendo quindi le conoscenze e competenze specifiche fornite dal percorso accademico (comprensivo di tirocinio formativo) per poter lavorare anche con persone in situazione di disabilità, limitatamente agli aspetti socio-educativi.

L'Italia è stata uno dei primi Paesi al mondo a stabilire con leggi l'inserimento degli studenti con bisogni educativi "speciali" nelle classi regolari, ma nonostante ciò nel sistema scolastico esistono delle ombre circa la reale attuazione di processi educativi e didattici effettivamente inclusivi e rispettosi dei bisogni educativi di tutti e di ciascuno.

In merito agli alunni disabili la Legge quadro n. 104 del 1992, all'art. 13, menziona l'intervento di "figure specialistiche" che completano l'attività di integrazione dell'alunno disabile nella scuola. Il MIUR ha distinto tre livelli di intervento:

quello didattico, riservato agli insegnanti curriculari e specializzati per le attività di sostegno;
quello educativo, di assistenza per l'autonomia e la comunicazionedi cui all' articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992;
quello materiale e igienico, affidato ai collaboratori scolastici in forza dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro o agli OSA.
Poiché le funzioni educative al tempo della Legge 104 non erano ancora normate, i Comuni e le Province, hanno stabilito criteri vari per individuare figure idonee a svolgere tali funzioni.

LEGGE 104/92, ART.13 comma 3.

"Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali. sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati."

Con l'entrata in vigore della Legge 205/17, che riserva l'ambito educativo e formativo (sia scolastico che extrascolastico) agli educatori professionali socio pedagogici e ai pedagogisti, è necessario che tali Enti adeguino i requisiti di accesso allo svolgimento di queste importantissime funzioni.

Le funzioni di "assistenza all'autonomia e comunicazione per gli alunni disabili" rientrano tra le attività prettamente educative, diverse dall'assistenza materiale, dunque sono da affidare esclusivamente ad educatori professionali socio pedagogici e pedagogisti con il relativo titolo accademico ai sensi della L. 205/2017, valutando eventuali altri corsi specifici, specializzazioni, master e/o l'esperienza sin qui maturata, come titoli aggiuntivi e non come requisiti di accesso, in quanto la Legge 104/92 non ha mai istituito nuove figure professionali, bensi ha solo affidato agli enti locali il compito di garantire tali funzioni nel rispetto ed in attuazione delle leggi dello Stato.

Alla luce di quanto sopra, anche il comune e la città Metropolitana di Reggio Calabria dovrà rivedere il profilo di "Assistente all'autonomia e alla comunicazione dei disabili poiché in contrasto con la normativa nazionale.
Chiede quindi la revisione e I criteri di accesso degli Avvisi pubblici relativi all'individuazione dei professionisti che svolgono le funzioni educative di assistenza all'autonomia e alla comunicazione degli alunni disabili.

L'APEI ha a cuore la qualità del servizio, che è a tutti gli effetti un servizio educativo, ed ha come obiettivo quello di garantire alti livelli di professionalità nell'interesse primario degli alunni disabili e delle loro famiglie che non necessitano solo di meri custodi, ma di educatori professionali abilitati a svolgere un importante lavoro di analisi dei bisogni, di progettazione ed intervento educativo indispensabili al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa".