Cisl: "CdM a Reggio Calabria solo passerella mediatica"

bandieracislLe misure per rimettere in corsa la Calabria e permetterle di competere con altri territorio sono altre. Non e' che ingessando praticamente per sempre la Sanita' si risolvono i problemi dei calabresi e si rida' un futuro alla regione". Lo afferma, in una nota, il segretario generale di Cisl Calabria Tonino Russo.

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"La Calabria - aggiunge - ha necessita' una strategia di respiro che da un verso doti i territori di infrastrutture e dall'altro di interventi finalizzati a rendere 'conveniente' per imprese e cittadini di investire nella regione. Come andiamo ripetendo da tempo entrambi sono per creare sviluppo e conseguentemente occupazione in questa parte della Calabria. Per andare in questa direzione - sottolinea ancora Russo - occorrono investimenti serie e importanti per far ripartire opere pubbliche fondamentali per la Calabria come le opere per completare la statale 106 e l'autostrada. Per rendere veloce ed realmente efficiente il trasporto ferroviario su merci e per le persone e per creare le basi concrete di rilancio del porto di Gioia Tauro". Su questo ultimo aspetto Russo ricorda "i 150 milioni ancora fermi e previsti dall'accordo stipulato a luglio 2016 che prevedeva profondi interventi di riqualificazione. Il Governo ha annunciato lo sblocco di 100 milioni - spiega - ma dove sono andati a finire gli altri. E poi perche' Gioia non e' stata inserita negli accordi siglati con con il presidente cinese Xi Jinping sulla cosiddetta 'Via della Seta' come avevamo sollecitato. Come restano da chiarire alcuni aspetti importanti inerenti la Sanita'. A partire dall'esatta quantificazione del deficit sanitario e a chi spetta saldare questo montante. Ricordiamo che devono restituire al Sud la somma mancante del 34% della spesa ordinaria; (siamo circa 9% meno) per garantire Lep e Lea a questa parte del paese che continuano a considerare di serie B. Inoltre questo governo non spende una parola nella legge di bilancio per riequilibrare la spesa al sud e restituire il maltolto".

"Sui 4.500 lavoratori Lsu-lpu ci aspettavamo un confronto e risposte concrete considerato come siamo arrivati alla proroga dei contratti e che comunque scadono a ottobre, non insulti da parte del premier come l'invito a inoltrare richieste per reddito di cittadinanza. Ci saremmo aspettati insomma che il governo venendo in Calabria - continua il leader calabrese della Cisl - avrebbe annunciati questo tipo di azioni. Ma soprattutto avrebbe incontrato chi lavora quotidianamente sul territorio come le rappresentanze sindacali e datori per conoscere da vicino i reali problemi che vive la regione e per concordare misure atte a superarli. Ma invece l'esecutivo ha preferito la strada dell'autoreferenzialita' per presentare interventi che suonano "vuoti" e tesi a mortificare nuovamente i territori. Cosi' - conclude Russo - il governo ha perso una buona occasione di imprimere una marcia nuova alla sua strategia economica per il Sud e per la Calabria finora assente e ha viceversa dimostrato ancora una volta che questa parte dell'Italia viene considerata esclusivamente come terra solo di conquiste e di passerelle mediatiche".