"La Città Futura" in visita all'ospedale di Gioia Tauro

Una delegazione dell'associazione "La Città Futura" si è recata presso la struttura Ospedaliera di Gioia Tauro e ha incontrato separatamente il Dott. Mamone nella qualità di anestesista e la Dott.ssa Di Certo nella qualità di facente funzioni della responsabile sanitaria dott.ssa Cosentino.

L'associazione ritiene che a monte di tutte le discussioni, la precarietà e le incertezze sull'ospedale di Gioia Tauro ci sia la responsabilità politica e amministrativa sulla mancata attuazione del Piano Sanitario Aziendale della Calabria, ancora in vigore, e che per Gioia Tauro prevede i seguenti posti letto: 20 Chirurgia Generale; 10 Ortopedia/Traumatologia; 20 di Medicina Generale; 15 per la lungodegenza per un totale complessivo di 65 posti letto e che nel rispetto del "patto per la salute" ha permesso, sino ad oggi, la non chiusura dell'ospedale di Gioia Tauro perché ha sulla carta più di 60 posti letto.

La nostra regione paga le gravissime responsabilità politiche ed amministrative che si sono succedute in questi ultimi 20 anni in Calabria e a Roma e che hanno portato la Regione, per sue responsabilità, a farsi commissariare, dai vari Governi Nazionali, su due importanti e strategici settori sociali: quello dell'emergenza rifiuti e della sanità.

L'ospedale di Gioia Tauro è ospedale Generale con 65 posti letto, mentre di fatto sono in funzione solo i 20 posti letto di Medicina Generale. Il pronto soccorso opera in mancanza dei servizi di base quali: Cardiologia e rianimazione e con la radiologia e il laboratorio analisi che pur essendo operativi sono sotto tabella.

Il Giovanni XXIII paga inoltre una gravissima carenza di personale con le assunzioni che vengono annunciate periodicamente ma che concretamente non hanno rimpolpato gli organici ridotti ai minimi con il passare degli anni.

La sanità della Piana, una volta efficiente, è ridotta a lumicino con l'ospedale di Polistena sovraccarico di ricoveri e di problemi tecnici organizzativi rispetto alle richieste di salute da parte dei cittadini; Oppido che, in difformità al decreto attuativo dello stesso Commissario Scura, continua a detenere i 15 posti di lungodegenza e che ufficialmente risultano gestiti dalla struttura di Gioia Tauro; la costruzione del nuovo ospedale di Palmi ferma al palo e che in ogni caso anche se venisse realizzato, con i suoi 250 posti letto previsti, non potrà soddisfare la richiesta di salute prevista nella Piana di Gioia Tauro - che, nel rapporto di 3,5 posti letto per ogni mille abitanti, dovrebbe disporre di 595 posti letto, mentre di fatto sono operativi i 110 posti letto di Polistena, i 20 di Gioia Tauro e i 15 di lungodegenza impropriamente rimasti a Oppido.

La stessa struttura ospedaliera di Gioia Tauro, sempre per responsabilità politiche e amministrative, ben individuabili, è stata fortemente penalizzata attraverso la eliminazione del vincolo di non edificabilità intorno all'ospedale, rimasto in vigore per numerosissimi anni, da parte del Comune di Gioia Tauro che ha permesso ai privati di portare avanti le loro speculazioni edilizie a danno del possibile potenziamento e ampliamento della struttura ospedaliera, oggi compromessa dalle nuove costruzioni già realizzate. Non solo, ma anche il mancato utilizzo negli anni della somma di 350 mila euro, che si poteva prelevare dalla somma di 2 milioni e 200 mila euro a suo tempo finanziata per la sistemazione dell'ospedale di Gioia Tauro, non ha consentito di effettuare nessuna bonifica dall'amianto né la ristrutturazione della struttura antistante l'ospedale che poteva, a sua volta, diventare Poliambulatorio, attualmente funzionante all'interno della struttura ospedaliera in promiscuità di servizi con i vari reparti di ricovero e in beffa alla stessa azione necessaria di prevenzione sanitaria che avrebbe dovuto esistere all'interno dell'ospedale stesso.

Da tutto ciò si deduce che, per responsabilità politica, non c'è nessun progetto della sanità calabrese che guarda all'oggi e al futuro, che possa soddisfare il diritto alla prevenzione e alla salute dei cittadini della Piana. E' stato già deciso e da molti anni, anche per responsabilità delle varie amministrazioni ordinarie e straordinarie, che si sono succedute nel Comune di Gioia Tauro, che l'ospedale di Gioia Tauro deve essere chiuso facendolo morire per asfissia.

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Allora se le cose stanno così, chi ha responsabilità politiche e amministrative, abbia il coraggio di certificarne la morte e la chiusura definitiva dell'ospedale di Gioia Tauro, firmando tutti quegli atti necessari per la chiusura. Sappiano però questi signori che l'associazione La Città futura si opporrà con tutte le sue forze a queste scelte scellerate e irresponsabili ed i cittadini alle prossime elezioni li spazzerà via perché stanchi di assistere a una politica incapace e inconcludente.