Polstrada Villa San Giovanni (RC), Dieni: "No al trasferimento"

«I nostri appelli alla responsabilità e le promesse del governo uscente sono caduti nel vuoto». Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni dopo aver appreso la notizia del trasferimento a Reggio Calabria del distaccamento della Polstrada di Villa San Giovanni.
«Di concerto con gli attivisti locali del Movimento e con la consigliera comunale Milena Gioè – spiega Dieni –, nei mesi scorsi avevo presentato un'interrogazione al governo per chiedere quali misure fossero state adottate per il mantenimento del distaccamento della Polstrada. Il sottosegretario Bocci, in commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni, aveva assicurato che non era intenzione del governo sopprimere il presidio di Villa San Giovanni. Oggi, con amarezza, prendiamo atto che quella promessa non è stata mantenuta e che le nostre previsioni erano tristemente fondate».
«Il trasferimento – aggiunge Dieni – non ha dunque tenuto conto delle continue richieste dei sindacati e della proposta del M5S, che aveva chiesto al governo di valutare l'ipotesi di utilizzare come nuova sede della Polstrada gli immobili confiscati alla 'ndrangheta. Questa opzione, evidentemente, non è stata neppure presa in considerazione da un esecutivo che ha dimostrato tutto il suo disinteresse verso una città strategica come Villa San Giovanni».

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«Villa – continua la parlamentare – è la porta d'accesso del continente verso la Sicilia ed è da sempre una zona nevralgica per la pervasiva presenza di diverse cosche di 'ndrangheta, così come hanno dimostrato decine di inchieste e di processi. Cancellare uno dei pochi presidi di legalità da una comunità ad alto rischio rischia di trasmettere un messaggio pericoloso e di dare l'impressione che lo Stato arretra proprio nelle realtà più difficili da gestire».
«Il mio auspicio – conclude Dieni – è che il trasferimento della Polstrada possa infine essere scongiurato: Villa non può essere ancora più isolata da uno Stato che, invece, dovrebbe far sentire la sua presenza in modo costante, soprattutto nelle realtà più complesse della Calabria».