La storia infinita del ponte (SP 239) Bisignano/Mongrassano

Riceviamo e pubblichiamo:

Il  consigliere Provinciale Nicoletti ha esposto la propria opinione in merito alle problematiche riguardanti la chiusura del ponte provinciale che collega Bisignano a Mongrassano scalo attribuendo ogni responsabilità di un atto dovuto per motivi di sicurezza pubblica all'Amministrazione Provinciale e considerando le proteste dei cittadini come il frutto di una strumentalizzazione politica.

L'ufficio stampa di Solidarietà e Partecipazione dopo aver fatto riferimento alle azioni intraprese dalla vecchia Amministrazione Comunale per risolvere le criticità del ponte (SP 239) ha invitato il Sindaco in carica di Bisignano ad assumersi tutte le responsabilità conseguenti alla chiusura del ponte, a non raccontare bugie e a studiare meglio l'intricata questione nell'interesse di tutti i cittadini.

Il Sindaco di Bisignano ha delegato la patata bollente della chiusura del ponte ad altri uffici e intanto prova a rilanciare la zona industriale istituendo un centro d'informazione di ultima generazione che può dare ogni genere di aiuto per lo sviluppo delle attività produttive mediante i nuovi strumenti di comunicazione e informazione.

Frattanto la comunità aspetta una risposta che al momento tarda ad arrivare. Dopo la manifestazione del 4 marzo indetta dal Comitato per la riapertura del ponte nella quale sono confluite molte persone e i rappresentanti della politica bisignanese si attendono risposte concrete al fine di aprire il traffico ai veicoli che oggi sono costretti a subire dei percorsi alternativi.

A Bisignano si dice che "chi nun si fa l'affari sua, ccù la linterna va circànnu guai". Il detto popolare suggerisce di non mettere il naso negli affari degli altri e specialmente quando si tratta d'indagare alcuni fenomeni oltre la loro apparenza poiché ciò potrebbe manifestare delle antipatie.

"Chi senti e taci s'accatta la paci e chi senti e dici s'attacca nimici". La prudenza in certi casi è d'obbligo e prima di insinuare dubbi sull'intricata materia riguardante il "ponte delle incertezze", sarebbe meglio diventare sordi e muti.

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Tuttavia "i cosi longhi si fanu cursùni" e ciò finisce per alimentare la curiosità dei cittadini che da circa un mese assistono spazientiti al rimpallo di responsabilità in un inedito triangolare nel quale ci si sfida a chi per primo riesce a collocare la palla in rete. Si dice che "'u tiempu è mastru 'e l'opera" ma è ora di aprire il ponte della discordia, metterlo in sicurezza e smettere di gareggiare fra chi deve per forza mostrare i muscoli più grossi.

"Alla casa chi 'un c'è pani c'è trivulu" ma dopo i tanti milioni dei Fondi Europei che sono piovuti nelle casse comunali di Bisignano e quelli che potrebbero pervenire da Provincia e Regione per la messa in sicurezza del ponte (SP 239) sarebbe utile mettersi d'accordo e ricordarsi che esistono anche i cittadini i quali aspettano di transitare su un ponte chiuso ormai da troppo tempo e di limitare gli ingenti danni economici.

Alberto De Luca