Operazione "Arsenico", D'Ippolito (M5S) annuncia interrogazione per norme urgenti contro avvelenamento territorio

«Esprimo il mio plauso nei confronti dei magistrati, dei carabinieri, degli ambientalisti e dei cittadini grazie ai quali è stato sequestrato un impianto di depurazione nel Cosentino, a Bisignano, il più grande del Mezzogiorno, e uno di trattamento di reflui industriali che venivano gettati illecitamente nel fiume Mucone». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d'Ippolito, della commissione Ambiente, che racconta: «Su segnalazione di coraggiosi esponenti della società civile, nel maggio scorso avevo interrogato il ministro dell'Ambiente e il presidente del Consiglio dei ministri. In parallelo avevo richiesto controlli all'Arpacal e all'Asp di Cosenza. Mi ero così attivato alla luce dei forti dubbi già sollevati a vari livelli a proposito dello smaltimento di reflui industriali in relazione al depuratore di Bisignano. Coordinata dalla Procura di Cosenza, l'operazione Arsenico, a seguito della quale sono avvenuti i riferiti sequestri, ha consentito – sottolinea il deputato del Movimento 5 Stelle – di accertare fatti gravissimi e l'avvelenamento, a discapito della popolazione interessata, delle acque del fiume Mucone. Temo che la vicenda non sia, in Calabria, un episodio isolato. Il Movimento 5 Stelle è sempre stato vigile e reattivo, anche a livello parlamentare e ministeriale, rispetto al problema dell'inquinamento del territorio calabrese, che la nuova amministrazione regionale dovrà inserire tra le priorità». «Nella prossima settimana – conclude D'Ippolito – presenterò un'altra interrogazione. A partire da questo caso, chiederò ai ministri dell'Ambiente e della Salute di intervenire con ulteriori strumenti normativi, anche al fine di agevolare indagini epidemiologiche per verificare l'incidenza di simili accadimenti sulla salute dei cittadini».

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