“Calabresi nel Mondo”, la Procura di Catanzaro: "Mala gestione di risorse pubbliche"

catanzaroprocura 500"Le investigazioni compiute hanno disvelato una "mala gestio" delle pubbliche risorse che abbraccia la complessiva gestione della Fondazione "Calabresi nel Mondo"". Lo scrive la Procura della Repubblica di Catanzaro nella richiesta di applicazione della misura cautelare reale disposta nell'ambito dell'inchiesta sulla fondazione "Calabresi nel Mondo", ente in house della Regione: nell'inchiesta risultano indagati l'ex parlamentare Giuseppe Galati, presidente della Fondazione all'epoca dei fatti contestati, Antonio Giuseppe Bianco, gia' dirigente ad interim del Dipartimento Presidenza della Regione e segretario generale della Fondazione all'epoca dei fatti contestati, e Mariangela Cairo, segretario generale della Fondazione "I Sud del mondo" e collaboratrice della Fondazione "Calabresi nel Mondo".

"Il presidente della Fondazione, l'onorevole Giuseppe Galati, ha strumentalizzato - si legge ancora nel provvedimento della Procura - le risorse pubbliche piegandole a fini propri, privati, dando corso ad assunzioni di natura clientelare, svincolati da qualsiasi utilita' della Fondazione "Calabresi nel Mondo", motivate solo ed esclusivamente dalla vicinanza politica e amicale con gli assunti, auto-affidandosi, unitamente al segretario della Fondazione, Bianco, una serie di incarichi molto ben retribuiti".

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Secondo la Procura "unico obiettivo perseguito dal Galati era il mantenimento del proprio bacino elettorale, il rafforzamento del potere e del relativo prestigio, il consolidamento di rapporti utili in chiave politica e di scambio A tale scopo Galati ha strumentalizzato le disposizioni statutari che gli consentivano di giovarsi di una sorta di staff, procedendo a scelte dirette, al mero fine di poter bypassare la procedura selettiva tramite short list individuata nello Statuto come propedeutica alla selezione del personale ad adibire ai progetti". Inoltre - prosegue la Procura nella richiesta di misura cautelare reale - "Galati e Bianco hanno posto in essere un perverso meccanismo teso a eludere le norme statutarie che disponevano la gratuita' degli incarichi per il presidente, modificando arbitrariamente le relative disposizioni dello Statuto. I due, in particolare, hanno esautorato la Giunta regionale occultando dolosamente la sottoposizione (per l'approvazione) del regolamento predisposto dalla Fondazione e contenente le modifiche alla previsione della gratuita' degli incarichi ricoperti dal presidente, oltre alla previsione dell'organica assunzione del segretario generale quale membro della Struttura Operativa Interna della Fondazione istituendo un regolamento con norme "di comodo" serventi interessi privati dei due. Pertanto - si legge ancora nel provvedimento della Procura - sulla base di una modifica del tutto invalida allo Statuto si auto-attribuivano una serie di incarichi, sottraendo il contributo regionale alle finalita' proprie dei progetti per i quali le risorse pubbliche erano affidate". Infine - conclude la Procura nella richiesta di misura cautelare reale - "la 'mala gestio' e' cristallizzata in un dato obiettivo e inequivocabile, rinveniente dalla relazione (prot. n. 63 del 4 novembre 2015) dell'avvocato Calogero Mariano, commissario liquidatore della Fondazione "Calabresi nel Mondo": questi rileva che, analizzando il bilancio intermedio del 30 settembre 2015, risulta un totale dei debiti della Fondazione per 1,772.665,13 euro, di cui ben 1.542.597,77 euro per i compensi dovuti e da versare della Struttura Operativa Interna".