Reggina, grazie lo stesso: 4-1 per il Catania, addio playoff

cataniaregginaplayoffdi Paolo Ficara - Serata no. La Reggina esce sconfitta a testa bassa dal "Massimino", dove becca un sonoro 4-1 dal Catania. Botta e risposta fra Sarno e Salandria, poi un autogol di Gasparetto manda avanti gli etnei nel primo tempo. Di Piazza e Marotta la chiudono nella ripresa. Non ci si può attaccare agli episodi, raramente si sono azzeccare le giocare dalla metà campo in su. Gli amaranto dicono addio al sogno playoff.

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LE SCELTE - Kirwan getta la spugna, Cevoli sposta Salandria a destra e piazza Procopio a sinistra nel 3-5-2. Doumbia e Bellomo sono sempre la coppia titolare in avanti. Sottil tiene fuori Lodi, ma è Sarno a sfruttare il lavoro dei tre mediani nel 4-3-1-2.

BOTTA E RISPOSTA - Il Catania inizia con le marce giuste, provando a mettere in difficoltà in tutte le zone del campo una Reggina che fatica a ripartire. Sarno si maradonizza al 17', partendo da centrocampo per metterla di destro nel sette dopo averne scartati quattro. Al 19' un'incertezza di Silvestri consente agli amaranto di mettere a posto le cose: Doumbia va via a sinistra dopo aver tolto palla al centrale rossazzurro, cross per Salandria che spara in rete da pochi passi.

CATANIA AVANTI - Troppa però l'imprecisione nei passaggi. Imperdonabile la distrazione che al 36' consente ai padroni di casa di andare sul 2-1. Cross apparentemente innocuo da sinistra, Conson non riesce a deviare e forse inganna Gasparetto, che devia in porta. Confente sorpreso.

SCORAMENTO - Annullato giustamente un gol a Gasparetto prima dell'intervallo, causa fuorigioco. Dopo il riposo, dentro Baclet per Procopio e si passa al 4-3-1-2. Pisseri alza sopra la traversa un gran sinistro di Strambelli, leggermente deviato. Il Catania però è vivo: Confente in uscita disperata nega ilb3-1 a Marotta. Ma poco dopo, in seguito all'ennesimo pallone mal giocato a centrocampo, arriva la mazzata: Marotta al 57' mette Di Piazza davanti a Confente, destro a giro nell'angolino basso. Quando Cevoli passa al 4-2-4 con l'inserimento di Ungaro, sembra sia già troppo tardi.

GRAZIE LO STESSO - All'81' il fresco Curiale chiede a Marotta di spingere in rete il pallone del 4-1. Una Reggina che non ha cambiato marcia nemmeno dopo gli ingressi di Tulissi e Martiniello, saluta i playoff al cospetto di un Catania forte ma non imbattibile. Da domani si porranno le basi per un campionato di C che si preannuncia ostico ma avvincente, nel quale la squadra potrà essere costruita dall'inizio anziché in corsa. Un immenso GRAZIE a chi ha raddrizzato la barca, quando il porto dei playoff sembrava un miraggio: Cevoli ed il suo staff, assieme a gran parte della squadra, potrebbero costituire un'ottima base da cui ripartire.