Coronavirus, il monito del ministro Boccia: "Se va avanti così, non riapriamo mobilità tra regioni"

bocciafrancesco30apr"Non siamo sorpresi per quel e' accaduto in questo fine settimana. Ma se e' comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani". Lo dice, in un'intervista alla Stampa, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

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"A fine settimana - spiega - il Consiglio dei ministri fara' le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo 'sblocco' della mobilita' tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non e' detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve". "La maggioranza dei cittadini - osserva Boccia - rispetta le regole ed e' indignata per i comportamenti di poche persone. Sinora abbiamo usato il metodo del bastone e della carota: sembra aver funzionato". E gli assistenti civici, aggiunge, saranno "migliaia di persone in strada per ricordare a tutti le regole della nostra convivenza".

"Che senso ha bruciare tutto per una notte da movida? - si chiede - Sinora abbiamo usato il metodo del buon padre di famiglia, un po' di bastone e un po' di carota: ha funzionato. Ma attenti ad un eccessivo allarmismo: siamo parlando di una minoranza..." perché "posso assicurare che la stragrande maggioranza degli italiani sono indignati per questo genere di comportamenti. Stiamo ricevendo migliaia e migliaia di messaggi, di video e di segnalazioni. E poi guardiamo i dati sanitari, sono buoni e siamo fiduciosi".

Boccia ricorda che "in questa nuova fase abbiamo dato autonomia e responsabilità ai territori dentro linee guida molto chiare. Nella fase precedente le Regioni potevano "stringere" rispetto alle linee governative, ora abbiamo capovolto quella impostazione e per fare tornare a vivere il Paese, i territori possono chiudere ma anche aprire. Ma ci vuole collaborazione" altrimenti "si rischia il caos. Il governo continuerà a monitorare e, se dovesse servire, potremmo decidere di intervenire".