Sud, Nucera (Calabria che vogliamo): “Servono investimenti pubblici, scippati al Mezzogiorno 60 miliardi di euro”

"Inutile riempirsi la bocca di belle parole se i conti del Sud non tornano, il colpevole ha un nome e un cognome: investimenti pubblici. Dove sono finiti quelli programmati? Il ministro Provenzano apra un dossier. Sono previsti per le infrastrutture da Salerno in su 58 miliardi. Se Cristo si era fermato ad Eboli, adesso si è fermato a Salerno". Lo afferma in una nota il promotore dell'associazione "Calabria che vogliamo", già presidente in Confindustria, Giuseppe Nucera, candidato alla presidenza della Regione, commentando le parole del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.

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"Sono mancate le risorse pubbliche destinate al Sud. Basterebbe - aggiunge Nucera - analizzare i numeri del grande scippo, quello della spesa pubblica allargata, che ha dirottato più di 60 miliardi di euro dal meridione al Nord. Una frattura profonda che divide il Paese e che allontana i giovani, quasi sempre altamente professionalizzati". Nel 2018 - secondo l'ultima stima dello SVIMEZ - sono stati investiti in opere pubbliche nel Mezzogiorno 102 euro pro capite rispetto a 278 nel Centro-Nord (nel 1970 erano rispettivamente 677 euro e 452 euro pro capite). Sempre secondo lo SVIMEZ, gli occupati al Sud negli ultimi due trimestri del 2018 e nel primo del 2019 sono calati complessivamente di 107 mila unità (-1,7%); nel Centro-Nord, invece, nello stesso periodo, sono cresciuti di 48 mila unità (+0,3%).
"Nell'ambito della mia attività come presidente di Confindustria Reggio Calabria avevo istituito lo sportello Lavoro&Imprese, avviando un ambizioso e importante progetto a sostegno dell'impresa locale, con particolare attenzione all'avvio di nuove attività da parte dei giovani del territorio. Servono dal governo proposte concrete perché se fallisce il Mezzogiorno fallisce il Paese", conclude.