Lsu/Lpu Calabria, Bruno Bossio (Pd): “M5S strumentalizza vicenda, da tavolo romano nessuna soluzione”

"Sulla annosa e delicata questione del futuro degli ex Lsu/Lpu solo parole in libertà da parte di esponenti della maggioranza di governo e in particolare del M5s. Peggio delle pagine di fake news soppresse da facebook : continuano a raccontare la favoletta del lupo (quei cattivoni, clientelari del Pd) e cappuccetto Rosso (loro, le anime pure )". Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, all'indomani della riunione convocata dal Governo, che si è tenuta ieri a Roma, sulla vertenza Lpu/Lsu della Calabria.

"È evidente - prosegue la deputata - che è proprio il M5stelle a strumentalizzare i problemi dei lavoratori in chiave elettorale. Per bramosia di potere calpesta le più elementari regole istituzionali; è grave il mancato invito di partecipazione della Regione al tavolo convocato in fretta e furia al ministero del lavoro, sperando di arginare la protesta dei lavoratori al comizio di Di Maio in programma mercoledì 22 maggio a Cosenza. Oltre alla mancanza di senso istituzionale, questa decisione è pericolosa perché si sottovaluta irresponsabilmente il fatto che la Regione ha addirittura storicizzato una ingente quota di risorse finanziarie a carico del proprio bilancio per la stabilizzazione degli ex Lsu/Lpu".

"Oltretutto, ignorano persino che non ci può essere nessun emendamento al DEF - spiega la parlamentare Pd - perché il provvedimento non solo è già stato licenziato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 aprile, ma è per definizione solo uno strumento di indirizzo. Per modificare una norma, serve un decreto o un disegno di legge, approvato anche con l'urgenza necessaria perché non scadano i termini. In tal senso una opportunità potrebbe essere il decreto "crescita" che arriverà in Aula alla Camera la prima settimana di giugno. L'on. Di Maio domani a Cosenza se la sente di assumere almeno questo impegno post elettorale? Naturalmente non basterà, perché il vero obiettivo è la storicizzazione delle risorse anche da parte dello Stato e le deroghe per le donne assunzioni fuori ruolo al fine del compimento del percorso di stabilizzazione avviato dalla Regione e dai governi nazionali a guida PD dal 1 gennaio 2015".

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