Sequestrati 5 kg di droga a Messina, stupefacente proveniva in gran parte dalla Calabria: 17 misure cautelari

Un'associazione criminale siculo-calabrese, specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti in grado di avere il controllo del territorio. E' quanto scoperto dalla Squadra mobile di Messina che ha eseguito 17 arresti nell'ambito dell'operazione "Fortino". A vario titolo contestati i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti porto e detenzione di armi e munizioni e associazione finalizzata al furto di ciclomotori ed altro. Gli arresti su richiesta della procura distrettuale diretta dal procuratore capo di Messina Maurizio de Lucia.

L'operazione antidroga della polizia a Messina denominata 'Fortino', nella quale sono state eseguite 17 ordinanze cautelari, nasce da un sequestro di 5kg di stupefacenti a Messina. Gli investigatori hanno poi ricostruito la struttura dell'organizzazione. La droga proveniva in gran parte dalla Calabria dove si riforniva l'organizzazione. Ai vertici del gruppo criminale c'era la famiglia Arena operante soprattutto nel quartiere della Valle degli angeli e nel vico Fede, un vero e proprio 'fortino' controllato dal clan. I poliziotti con pedinamenti, intercettazioni e video riprese hanno ricostruito tutte le attivita' di spaccio. Durante l'operazione sono stati sequestrati 30 mila euro ritenuti ricavato dell'attivita' di spaccio e diverse quantita' di droga. "Contrastiamo da sempre - spiega il Questore di Messina Mario Finocchiaro - con numerose attivita' lo spaccio di droga e siamo attivi anche nella prevenzione con l'iniziativa 'Scuole sicure', che ha gia' dato numerosi risultati con sequestri e arresti di malviventi nei pressi degli istituti scolastici. Abbiamo svolto anche attivita' di monitoraggio dei luoghi di spaccio in tutta la provincia individuando insieme alle altre Forze dell'Ordine delle aree dove e' prevalente lo smercio di sostanze stupefacenti".

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Dalle indagini e' emerso che la droga arrivava dalla Calabria "secondo tradizionali e consolidati rapporti- aggiunge Raffa - che vedono il malaffare gestito in maniera reciproca, ma piu' spesso con rifornimenti che vengono dalla Calabria e che vedono Messina non piu' solo terra di passaggio ma destinazione finale della sostanza stupefacente. Messina e' un mercato di primaria importanza" Gli arrestati sono Lorenzo Anghelone residente a Bagaladi (Reggio Calabria), d i messinesi Francesco Arena, Michele Arena. Antonio Bonanno, Bartolo Buce', Filippo Cannavo', Ugo Carbone, Giovanni Cortese detto "U Criaturi", Paolo Mercurio, Angelo Mirabello, Paolo Francesco Musolino, Mario Orlando. Pietro Raffa, Santoro Rosaci di Melito Porto Salvo, i messinesi Francesco Russo, Gaetano Russo e Luigi Siracusa.