“La favola del piccolo Cisse”, Mattarella scrive a Corbelli (Movimento Diritti Civili)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha molto apprezzato il libro "La favola del piccolo Cisse", e ha scritto al leader del Movimento Diritti Civili , Franco Corbelli, che glielo aveva fatto recapitare, per ringraziarlo. Corbelli, che ha resa nota la notizia, elogia il capo dello Stato, che definisce "un baluardo a difesa della Costituzione e un argine contro ogni forma di populismo e xenofobia.

--banner--

Per fortuna del nostro Paese – aggiunge Corbelli – oggi abbiamo un Presidente della Repubblica che scongiura all'Italia una deriva autoritaria! Sono contento di aver ricevuto la lettera di Mattarella, per il tramite del Direttore dell'Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica, il Consigliere, dott. Simone Guerrini. E' la conferma della grande attenzione e particolare sensibilità del capo dello Stato per il dramma epocale dell'immigrazione. Il presidente Mattarella sono certo che si sarà commosso leggendo la storia del piccolo ivoriano, sbarcato da solo, poco più di un anno fa (il 15 luglio 2017), al porto di Corigliano, da una nave tedesca carica di 923 migranti, alla ricerca proprio del suo genitore che era in un Paese dell'Europa(forse in Francia!), mentre la mamma, poco prima di salire sul barcone era stata, sulla spiaggia libica di Sabratha, strappata dalle mani del suo bambino e fatta prigioniera dagli scafisti criminali, prosegue Corbelli. Grazie ad una straordinaria, ininterrotta mobilitazione, promossa da Diritti Civili, in collaborazione con altre Istituzioni locali e l'Ong, Save The Children, che aveva salvato in mare il bambino, in pochi mesi siamo riusciti nel prodigio di rintracciare il papà in Francia(a Parigi) e dopo due mesi anche a individuare la prigione libica, nella città di Sabratha, dov'era stata rinchiusa la mamma e a contribuire alla sua liberazione. Il bambino è stato per sei mesi(dalla sera dello sbarco al mese di dicembre) in Calabria in affido provvisorio presso la famiglia di un bravissimo poliziotto. Prima di Natale è stato ridato al suo genitore. Per sei mesi, da gennaio a luglio di quest'anno, sono rimasti, insieme, Cisse e il suo papà, in un centro Sprar. Un anno fa nessuno pensava che ce l'avremmo fatta. Non sapevamo infatti nulla. Solo il nome di quel bambino, sbarcato da solo, a Corigliano, insieme ad altri 200 minori non accompagnati! E' stato un vero, autentico miracolo dell'accoglienza e della solidarietà. Motivo di orgoglio per la nostra Calabria e l'intero Paese. E' una favola incredibile, meravigliosa e commovente che, descrivendo tutta la immane tragedia dell'immigrazione, con le migliaia di morti nel Mediterraneo, ho voluto raccontare e documentare, giorno per giorno, emozione per emozione, in questo libro, che, anche per quell'aspetto fiabesco (ma assolutamente vero), che mi ha visto coinvolto e che viene narrato, è destinato a restare per sempre e ad essere studiato a scuola come i grandi, immortali romanzi del passato. Solo leggendolo si può capire il valore e la grandezza di questo racconto, che non è solo un'opera letteraria, ma molto di più".